Contributi: ecco come rilevarli contabilmente
Contributi: ecco come rilevarli contabilmente
Molto spesso le aziende fanno ricorso ad alcune sovvenzioni che vengono genericamente definiti contributi. Si tratta in pratica di somme di denaro a fondo perduto erogati da enti pubblici o privati al fine di sostenere l’attività di impresa. Ma come si rilevano contabilmente? Scopriamolo assieme!
Ad ognuno il suo contributo
Innanzitutto è bene ricordare che è possibile distinguere tra contributi in conto esercizio e quelli in conto capitale.
I primi fanno riferimento a quelle forme di denaro destinate a finanziare particolare esigenze di gestione. I contributi in conto capitale, invece, sono rivolti a potenziare o ristrutturare il patrimonio aziendale. Nel caso in cui si tratti di somme destinate all’acquisto di beni strumentali ammortizzabili, allora si parla di contributi in conto impianto.
A questo punto è evidente come la contabilizzazione dipende dal tipo di contributo in oggetto e di seguito vediamo quale sia la corretta classificazione.
A5): il contributo integra ricavi della gestione caratteristica o delle gestioni accessorie, in parole povere va a ridurre i relativi costi;
C16): il contributo va a ridurre i costi di natura finanziaria di competenza di esercizi precedenti;
C17): il contributo riduce costi di natura finanziaria di competenza dell’esercizio.
Nel caso in cui la certezza di erogazione avviene in un esercizio successivo a quello in cui si è svolta l’operazione gestionale a cui il contributo si riferisce, allora il ricavo non rispetta il principio di correlazione con il costo a cui è riferito. In questo caso, si rileverà una sopravvenienza attiva ordinaria alla voce A5) del conto economico.
Scritture contabili
Una volta visto come imputare i vari contributi in conto economico, vediamo assieme quali sono le relative scritture contabili.
Al momento della liquidazione del contributo si rileva l’esistenza del credito verso l’ente erogatore:
Credito vs ente XY (Sp) a Contributi conto esercizio (Ce)
Quando avviene l’accredito, bisogna rilevare l’incasso al netto della ritenuta del 4%:
Diversi a Credito vs ente XY (Sp)
Banca c/c
Erario c/ritenute
Dal punto di vista contabile, nel momento in cui si ottiene e viene elargito il contributo, le scritture da rilevare sono le stesse. In caso di contributo in conto capitale, però, deve essere tassato per cassa. In particolare l’’azienda può optare perla rateazione della tassazione in cinque periodi di imposta, calcolando le imposte differite Ires relative ai 4/5 del contributo. La scrittura contabile in questo caso è
Imposte Ires differite dell’esercizio (Ce) a Fondo imposte differite (Sp)
Nel corso degli esercizi successivi si procede allo storno del fondo imposte differite per la quota di imposte dovute in ognuno dei periodi. Fondo imposte differite (Sp) a Imposte Ires differite da esercizi precedenti (Ce)