FISCO – Dichiarazione dei redditi: come calcolare l’acconto IRPEF e addizionali
FISCO – Dichiarazione dei redditi: come calcolare l’acconto IRPEF e addizionali
Entro il 2 dicembre avete sicuramente provveduto a versare gli acconti Irpef e addizionali. Ma vi siete mai chiesti come vengono calcolati? Bene, oggi lo vedremo assieme.
Acconto IRPEF e addizionali
Entro i termini previsti per il saldo, i contribuenti sono tenuti a versare anche la prima rata dell’acconto Irpef, Ires e Irap. La seconda rata viene poi versata a novembre. Per determinare l’acconto è possibile utilizzare due metodi:
- metodo storico. L’acconto è determinato in base all’importo evidenziato al rigo: “Differenza” o “Ires dovuta o differenza a favore del contribuente” del quadro RN del modello Redditi; “Totale imposta” del quadro IR del modello IRAP.
- metodo previsionale. L’acconto è determinato sulla base di una stima del reddito che si presume di conseguire nel corso dell’anno. Questo avviene in genere quando si pensa di conseguire un reddito inferiore rispetto a quello realizzato nell’anno precedente.. L’utilizzo di questo metodo deve essere comunque utilizzato con particolare attenzione in quanto, nel caso in cui la previsione risultasse errata, verrà applicata una sanzione per insufficiente versamento, pari al 30%, fermo restando la possibilità di regolarizzare spontaneamente il versamento attraverso l’istituto del ravvedimento operoso.
Con l’utilizzo del metodo storico, l’ammontare dell’acconto Irpef deve essere pari al 100% dell’importo esposto nel rigo RN 34 – rigo differenza – del modello Redditi PF. Il versamento deve essere effettuato in un’unica soluzione, oppure in due rate.
L’ammontare dell’acconto deve essere riportato anche nel quadro “Acconto” del modello Redditi Persone Fisiche.
In particolare ricordiamo che in caso di utilizzo del metodo previsionale, nel rigo RN 62 deve essere comunque indicato l’acconto dovuto applicando il metodo storico, e non i minori importi versati o che si intendono versare. L’acconto dell’Addizionale Comunale all’Irpef, quindi, si calcola come differenza tra il 30% dell’ammontare complessivo dell’addizionale prevista dal comune ove risiede il contribuente e quanto eventualmente trattenuto dal datore di lavoro/ente pensionistico a titolo di acconto, così come risulta al rigo RC10 campo 5.