Rottamazione ter: cos’è, regole e termini
Rottamazione ter: cos’è, regole e termini
Prosegue la fase due della Rottamazione ter, ma di cosa si tratta e quali sono i termini? Entriamo nei dettagli e scopriamolo assieme!
Rottamazione ter: cos’è?
Innanzitutto è bene sapere che la Rottamazione Ter si tratta di una definizione agevolata a favore di tutti coloro che hanno uno o più debiti con l’Agenzia delle Entrate-Riscossioni dal giorno 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
Tutti coloro che hanno provveduto a dare la loro adesione entro lo scorso 30 aprile 2019, hanno ricevuto entro il 30 giugno l’esito della richiesta e le indicazioni di come procedere al pagamento della somma dovuta.
Entro il 31 luglio, inoltre, i soggetti interessati riceveranno una comunicazione riguardante l’esito delle domande di adesione alla definizione agevolata dei carichi affidati alla riscossione a titolo di risorse proprie dell’UE e di IVA riscossa all’importazione.
Entro il 31 ottobre, invece, il Fisco invierà anche le risposte del saldo e stralcio, così come previsto dalla Legge di Bilancio 2019 per i contribuenti con ISEE inferiore i 20 mila euro.
Come procedere al pagamento
Una volta visto cos’è e quali sono i termini concernenti la Rottamazione Ter, vediamo assieme come procedere al pagamento degli importi dovuti.
Ebbene, l’Agenzia dell’Entrate provvede ad inviare la risposta con tanto di bollettini per procedere con il relativo versamento. In base a quanto scelto si potrà optare per il pagamento in un’unica soluzione oppure a rate, fino ad un massimo di 18 rate. A tal proposito ricordiamo che il Fisco ha provveduto ad inviare con le comunicazioni di giugno i primi 10 bollettini. Nel caso in cui si sia optato per un maggior numero di rate, le altre saranno inviate in seguito.
Per quanto riguarda le modalità di pagamento, invece, è possibile scegliere tra varie soluzioni. Tra queste si annoverano pagamento in banca, alla posta, sportelli abilitati home banking, tabaccai abilitati, portale dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, Pago Pa o direttamente presso gli sportelli dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa è possibile richiedere l’addebito diretto sul proprio conto corrente.
Per finire ricordiamo che il mancato o tardivo pagamento di una sola rata comporta l’annullamento di questa definizione agevolata.