Scadenze Fiscali, le novità del 2019
In tema di fisco e scadenze fiscali il 2019 è stato e sarà un anno decisamente ricco di novità, alcune annunciate, altre arrivate un pò in sordina nel cosrso dei mesi. Chi dovrà darsi da fare per capire bene come affrontare da adesso in poi il fisco sono senza nessun dubbio i titolari di Partita Iva. Infatti, proprio a partire dal primo giorno del 2019, è stata introdotta la novità più annunciata, la Fattura Elettronica; la misura è stata concepita con la finalità di combattere le frodi ed equiparare l’Italia agli altri stati europei in materia di rapporto tra contribuenti e Agenzie delle Entrate. Si è trattato di una misura che ha imposto dei cambiamenti senza dubbio molto importanti perchè in molti, per non dire tutti, hanno dovuto impegnarsi molto in modo da munirsi degli strumenti che prima non erano necessari e che invece sono diventati indispensabili per poter regolarizzare la loro posizione con l’Agenzia delle Entrate, un esempio su tutti sono i nuovi registratori di cassa, pensati per inviare in modo diretto ciascuno scontrino emesso al portale dedicato dell’Agenzia e che non erano precedentemente previsti.
Questo strumento, chiamato SDI (Sistema di Interscambio), controlla in tempo reale le fatture accertandosi che tutto sia stato fatto a norma e, per essere più cattivi o se vogliamo incisivi, per controllare che nulla sfugga alla lente di ingrandimento del fisco e tutto il dovuto venga regolarmente pagato. Questo aiuterà il controllo delle scadenze fiscali perchè, ad esempio, cesserà di esistere lo spesometro ma comporterà anche qualche scadenza in più come l’Esterometro Mensile, ossia il controllo delle fatture emesse da e verso l’estero. In generale si può dire che la misura ha colto molti impreparati ed ha causato qualche disagio, molte sono pertanto le cose da limare e migliorare, tuttavia la misura ha reso più efficace il controllo delle scadenze fiscali perchè i professionisti hanno come detto un contatto più diretto con l’Agenzia delle Entrate e grazie a questa comunicazione in tempo reale il sistema di pagamento delle imposte è stato decisamente snellito e semplificato.
Ma non è finita qui, nonostante la Fattura Elettronica già di per se sia una novità molto importante in tema di scadenze fiscali vi è una ulteriore semplificazione, anch’essa nata con lo scopo di aiutare notevolmente il calcolo delle imposte dovute ai titolare di Partita IVA e tenere a bada gli evasori, stiamo parlando della FLAT TAX. Questa introduzione, che tradotta in Italiano suone esattamente come tassa piatta, è volta per l’appunto ad appiattire le imposte grazie alla introduzione di una sola aliquiota di cui si usufruisce allorquando si resta al di sotto di una determinata soglia. In soldoni, per quanto concerne il 2019, le Partite IVA in regime forfettario con ricavi inferiori ai 65.000 Euro vedranno applicarsi una aliquota del 15%; come si può notare vi è sia una abbassamento del dovuto sia una semplificazione in quanto non sono più necessari numerosi calcoli per arrivare a capire quanto si deve allo Stato, la percentuale rimane infatti sempre quella. Le StartUp, che pure sono oberate dalle scadenze fiscali e spesso rimangono schiacciate da queste ultime, potranno altresì usufruire di una aliquota del 5% e per il 2020 si pensa di introdurre un secondo target di Flat Tax, che dovrebbe essere fissato al 20% per le Partite IVA che si attestano tra 65.001 e 100.000 Euro annuali. Anche in questo caso l’intento è quello di evitare evasioni fiscali, semplificare lo scadenziario e ottenere infine un maggiore gettito grazie ad una più efficace lotta all’evasione fiscale.
Sino a questo punto abbiamo però parlato esclusivamente di professionisti e mai di famiglie e dipendenti, le ultime notizie tuttavia prevedono novità probabilmente buone anche per loro, con una netta semplificazione delle scadenze fiscali in cantiere. Parrebbe infatti che la Flat Tax potrebbe essere inserita anche per queste categorie, con il conseguente vantaggio di non dover più compilare intricatissimi moduli per adempiere al proprio dovere di cittatini, avendo infatti il plus di poter usufruire di una aliquota fissa (che sarà stando alle ultime voci del 20%) a patto di restare al di sotto della soglia di 50.000 Euro in entrate annue (considerando salario ed eventuali entrate da immobili e rendite).
Un anno ricco di novità dunque, al quale ne seguiranno come abbiamo visto altri. C’è infatti una netta tendenza da parte dei Governi verso una dura lotta all’evasione fiscale, problema annoso in Italia, ma che strizza anche l’occhio ad una semplificazione ed uno snellimento delle pratiche burocratiche.